SIA, gli investimenti per il miglioramento del servizio e la sostenibilità produttiva
Si è svolta lo scorso 10 gennaio una riunione della Commissione di vigilanza del Consiglio comunale di Marsciano dedicata ad approfondire la situazione gestionale di SIA, la Società di Igiene Ambientale che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a Marsciano e in altri 7 comuni (Cannara, Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e San Venanzo). In riferimento a SIA, nelle settimane scorse, le Minoranze in Consiglio comunale a Marsciano hanno fatto dichiarazioni allarmistiche circa la situazione economico-finanziaria dell’azienda, paventando, tra l’altro, il ricorso a ulteriori tassazioni verso i cittadini per ripianare le perdite di bilancio di SIA.
“Una uscita, quella delle Minoranze – sottolinea il sindaco Francesca Mele – del tutto strampalata e strumentale, piena di errori (anche marchiani) ed imprecisioni dovute alla superficialità e scarsa conoscenza della materia, che avrebbero potuto risparmiarsi semplicemente attendendo il confronto fatto in Commissione, programmato con largo anticipo su richiesta delle stesse Minoranze. Va infatti subito chiarito che, quand’anche in sede di chiusura del bilancio di SIA, ad aprile, dovessero emergere delle perdite, queste sarebbero coperte dagli accantonamenti di cui l’azienda dispone e non certo da un ricorso ad altre risorse pubbliche o a nuova tassazione a carico della popolazione. Dunque non siamo in presenza di nessuna situazione grave o allarmante, ma, come emerso dalla relazione che SIA ha illustrato, l’azienda sta mettendo in atto diverse azioni volte a contrastare gli squilibri causati nel 2022 da una serie di fattori esogeni (e pertanto del tutto estranei alle scelte gestionali), i quali, pur potendo determinare una effettiva perdita nel bilancio dell’anno appena trascorso, sono tuttavia contingenti e certamente non sono tali da compromettere la solidità produttiva ed economico finanziaria dell’azienda, come invece allarmisticamente paventato dalle Minoranze”.
A spiegare quali sono i fattori esogeni alla gestione aziendale, che stanno avendo un impatto sui conti dell’azienda e sulle azioni strategiche messe in atto, ci ha pensato il presidente di SIA, Francesco Montanaro, intervenuto in Commissione per rispondere alle domande dei consiglieri. Quella che è stata illustrata è una situazione ancora tutta in divenire, non fosse altro perché GEST, che è la società della quale anche SIA fa parte insieme a Gesenu, TSA ed Ecocave, ha chiesto ad Auri, l’Autorità umbra per rifiuti ed idrico, di rivedere alcuni dei criteri eccessivamente penalizzanti con cui vengono determinati i costi che i Comuni riconoscono ai gestori dei servizi di raccolta dei rifiuti. L’aspetto più sostanziale che sta condizionando il bilancio 2022 è il fatto che il meccanismo di determinazione dei costi per il servizio di raccolta differenziata applicato da Arera ed Auri, ha comportato per SIA una significativa riduzione dei ricavi, rispetto al 2021. Problema che peraltro ha interessato tutte le società che compongono GEST. A questo si sono aggiunti altri aspetti, sempre esterni alla gestione aziendale, tra cui i più significativi sono l’aumento dei prezzi per l’energia e i carburanti, che ha determinato per il 2022, rispetto all’anno precedente, un aumento di costo di oltre 130mila euro, e l’esecuzione di lavori non più procrastinabili, intrapresi per rispettare una serie di prescrizioni ed obblighi legati all’Autorizzazione unica ambientale. Per alcuni di questi lavori l’obbligo di esecuzione porta la data del 2017 ma che non sono mai stati fatti dalle precedenti gestioni.
“A fronte di tutto questo – sottolinea il presidente Montanaro – la gestione aziendale è stata in grado di attuare, tra il 2021 e il 2022, una serie di azioni di efficientamento dei costi, oltre che fare di SIA, come testimoniato dall’ultimo rapporto Cerved, l’azienda, tra quelle di GEST, con il miglior grado complessivo di soddisfazione dell’utenza per il servizio svolto. In più ci sono tutta una serie di investimenti, programmati a partire dal 2023, funzionali non solo al pieno rispetto delle normative, ma anche al miglioramento della raccolta differenziata e della qualità dell’ambiente di lavoro. Da segnalare, in particolare, la sostituzione dell’amianto, che ricopre alcuni capannoni, con pannelli fotovoltaici che garantiranno all’azienda la disponibilità di energia da fonti rinnovabili, la predisposizione di nuovi servizi rivolti agli Enti e l’attivazione di nuove lavorazioni, oggi precluse, legate al trattamento dei rifiuti”.
Tutti interventi che hanno come obiettivo quello di rendere l’azienda meno dipendente dal servizio di raccolta dei rifiuti, ovvero da quell’insieme di attività che rientrano nell’ambito delle determinazioni di Arera ed Auri, e che sono propedeutici per dare sostenibilità all’azienda per gli anni a venire.