Si riporta di seguito il testo del documento:
CONSIDERATO:
- che l’articolo 117 della Costituzione della Repubblica Italiana attribuisce alla Regione la potestà legislativa in materia di tutela della salute, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato;
- che la Regione Umbria con successive determinazioni, da marzo ad ottobre 2020, in accordo con le due Usl regionali ha provveduto a riorganizzare le attività delle strutture ospedaliere e distrettuali del territorio regionale per far fronte all’emergenza sanitaria Sars Cov 2;
- che tale organizzazione ha comportato per l’Ospedale della Media Valle del Tevere, la soppressione di servizi erogati (Ostetricia, Ginecologia, Punto Nascita, etc.) e/o il loro spostamento in altre aree e strutture in tutta la Regione;
TENUTO CONTO:
- che la soppressione o lo spostamento di importanti servizi (tra cui l’equipe chirurgica) erogati normalmente dai presidi ospedalieri determina importanti disagi per la popolazione dei territori che afferiscono a quelle strutture;
- che la rete di servizi distrettuali e gli stessi servizi forniti dalla rete dei medici di base non riescono a sopperire, se non in via residuale e assolutamente insufficiente, al venir meno dei servizi diagnostici, assistenziali e alle attività di cura forniti normalmente presso gli ospedali;
TUTTO CIO’ PREMESSO il Consiglio comunale di Marsciano, impegna il Sindaco e la Giunta ad inviare alla Presidente della Regione Umbria, alla Giunta regionale e alla Presidenza del Consiglio Regionale un documento ufficiale in cui si chiede un impegno da parte dell’amministrazione regionale sui seguenti punti:
1. Di ripristinare in ogni struttura Ospedaliera, che è stata o sarà soggetta a rimodulazioni dei servizi per la gestione dell’emergenza Covid-19 dei presidi minimi essenziali quali un servizio di pronto soccorso (organizzando un area di accettazione separata, anche con strutture mobili, per pazienti Covid o dubbi) e ambulatori di base, dove già presenti, tra cui oncologia, cardiologia, gastroenterologia e altri, con percorsi che garantiscano l’accesso in massima sicurezza. Valutare da un punto di vista operativo di riorganizzazione dei servizi, un significativo potenziamento del ruolo delle strutture e dei presidi distrettuali (es. Casa della Salute) nell’offerta di servizi sanitari del territorio con incremento delle risorse professionali infermieristiche e mediche, utilizzando in primis quei medici ed infermieri provenienti dall’Ospedale di Pantalla anziché dirottarli in altre aree.
2. Formalizzare in un documento informativo e programmatico, in modo non completamente discrezionale ma legato a precisi indicatori della situazione evolutiva della pandemia, le modalità attuali e future di riorganizzazione della struttura ospedaliera e dei servizi sociosanitari territoriali per tutta la durata dell’emergenza. Il documento dovrà quindi argomentare le ragioni, in modo puntuale e tecnico, anche sulla base dei dati epidemiologici e di altri indicatori in possesso della Regione, delle scelte fatte in ordine alla riorganizzazione dei servizi e alle azioni messe in atto per fronteggiare nei prossimi mesi la pandemia da Sars Cov 2.
3. Coinvolgere nella definizione di tale documento programmatico le Asl e i Comuni capofila delle zone sociali, ferma restando alla Regione la competenza decisionale sull’organizzazione dei servizi sanitari per la gestione dell’emergenza.
4. Formalizzare linee guida per indicazioni alle ambulanze del 118 nel trasferimento di pazienti della Media Valle del Tevere presso l’Ospedale più vicino.
5. La riattivazione di 2 centri di raccolta sangue nelle strutture degli ex Ospedali di Marsciano e Todi.
6. Formalizzare linee guida relative alla predisposizione del nuovo piano sanitario regionale in cui si stabiliscano, tra gli altri, i seguenti due aspetti:
- L’impegno ad investire nelle strutture ospedaliere regionali che durante l’emergenza Covid non hanno beneficiato dei fondi messi a disposizione dal Governo per potenziare la risposta del sistema sanitario nazionale all’emergenza. L’investimento dovrà essere indirizzato in un’ottica di potenziamento complessivo, rispetto alla situazione immediatamente pre-Covid, dei servizi erogati dall’Ospedale ai cittadini.
- Attivare in via propedeutica alla definizione del nuovo piano sanitario regionale, un tavolo con gli operatori della sanità Usl, distretti sanitari, medici di base etc. e una rappresentanza dei Sindaci di ogni zona sociale della regione al fine di garantire una migliore partecipazione dei singoli territori alla definizione del nuovo piano.