Il Comune valorizza l'impegno della rete associativa per il contrasto alla violenza sulle donne
La presenza del sindaco Francesca Mele e di altri esponenti dell’amministrazione comunale presso i giardini Orosei, nello spazio che ospita una panchina rossa e la targa dedicata alle vittime di femminicidio, è stato il modo con cui l’amministrazione ha voluto onorare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un gesto inevitabilmente simbolico, a causa delle restrizioni legate alla pandemia, ma, come sottolineato dal sindaco “non meno importante per ricordare il bisogno che c’è di attenzione verso un fenomeno che, per i numeri che lo caratterizzano, continua a rappresentare una tra le più profonde ferite della nostra nazione, come di tante altre. Non dobbiamo mai far venire meno l’impegno quotidiano contro tutte le violenze di genere, a partire proprio dalle tante forme di violenza, tra fisiche e psicologiche, che interessano le donne. Quello del rispetto reciproco è un tema che tutti noi dobbiamo assumere come prioritario, nell’ambito del lavoro e delle nostre professioni, nella gestione delle relazioni familiari e amicali, in ogni attività quotidiana, pubblica e privata. Tanta parte della violenza subita dalle donne nasce dentro le famiglie ed è fondamentale, per contrastarla, che le istituzioni lavorino per alimentare, anche attraverso una corretta informazione e sensibilizzazione, una diffusa rete di supporto fatta di comprensione, accoglienza, difesa delle vittime ma anche, naturalmente, di prevenzione”.
“Purtroppo – spiega l’Assessore alle politiche sociali Manuela Taglia – l’emergenza sanitaria ha procrastinato nel tempo la realizzazione di alcune iniziative alle quali l’amministrazione comunale tiene particolarmente, tra cui l’attivazione di un protocollo operativo tra i Comuni della Zona sociale n. 4, il mondo del Terzo settore e le Forze dell’ordine, proprio per favorire e coordinare gli interventi di assistenza e le azioni di prevenzione, e l’istituzione di un premio dedicato a Barbara Cicioni. Tuttavia, proprio per ricordare la storia di Barbara abbiamo voluto, in questo 25 novembre 2020 che avrebbe dovuto essere la prima edizione del premio, dare un riconoscimento simbolico a due realtà molto importanti. La prima è l’associazione Arcus Morcella, che con il suo presidente Mirko Bertolini svolge una costante azione di sensibilizzazione al rispetto reciproco, specialmente presso i giovani. Cosa che fa anche con l’organizzazione di momenti di riflessione come quello che insieme a Caterina Emili ha promosso lo scorso maggio in occasione dell’anniversario della morte di Barbara. Altro soggetto particolarmente meritevole per l’attività formativa e di prevenzione che mette in campo in tutta l’Umbria, oltre che per forme di sostegno concreto che struttura sul territorio, è l’associazione Libertas Margot presieduta da Massimo Pici. Con i referenti di questa associazione il Comune di Marsciano ha, anche nei mesi passati, costruito molti momenti di informazione e approfondimento su tanti temi sociali. Ed è certamente nostra intenzione continuare a farlo anche tornando a coinvolgere le scuole non appena sarà possibile”.
Info: Comune di Marsciano, Servizi sociali 075 8747245